CPT. Tanti No a parole nella politica di palazzo, ma quali risposte per la nostra Città: l’Ambasciata dei Diritti

In questi giorni, anche prescindendo dalla piega che prenderà la discussione in Consiglio Comunale in merito alla proposta di trasformare l’ex caserma Saracini in un CPT per migranti senza permesso di soggiorno (sappiamo benissimo che le decisioni che contano e segnano il destino di Falconara vengono prese altrove, così con le passate giunte come con l’odierna…) non possiamo notare con soddisfazione che tutte le forze di opposizione e non, in consiglio e fuori, abbiano risposto al nostro sollecitato appello del 24 maggio scorso di presentare una immediata interrogazione al Sindaco.

Riguardo a quest’ultimo non spendiamo troppe parole su quanto riesca a coprirsi di ridicolo dicendo tutto e il suo contrario nella medesima occasione: si al cpt se ci danno i soldi, no non si può, ma se ci danno i soldi che lo facciano pure…

Apprezzando e anzi incoraggiando le prese di posizioni istituzionali di altri enti locali in merito, e augurandoci che a esse seguano fatti concreti, speriamo che vengano evitate da parte di altre forze politiche ogni tentativo di prolungamento della campagna elettorale e di strumentalizzazione.

Quanti hanno tentennato, anzi a volte assecondato lo sproloquio della "sindrome sicurezza", chi si è ritenuto immune o non interessato, indifferente verso simili problematiche, chi invece in tempi non sospetti ha votato e consentito l’istituzionalizzazione dei cpt, oggi dovrebbero moderare tanto sdegno e intransigenza.

Anche a nostro avviso, come più volte ribadito, la scelta logistica del CPT alla ex caserma Saracini è una cosa da pazzi, perchè nei pressi dell’Api, perchè strangola il quartiere di Fiumesino, perchè danneggia la Città tutta.; Ma non si tratta di una mera questione urbanistica, bensì di dignità. Anche se l’ubicazione fosse diversa, poco cambierebbe nella sostanza: i CPT sono di per sè uno strumento di pulizia etnica di stato, un luogo di detenzione incivile che colpisce soggetti che non hanno in realtà commesso reati, sospensione e imbarbarimento del diritto, abominio istituzionale da respingere senza se e senza ma, alla Saracini come altrove.

E’ così per tutti? o l’urbanistica di parte degli orticelli e della mondezza da spingere sotto il tappeto di casa, dove lo sporco non si vede, è ragione sufficiente per smorzare i toni…

Alla voce dei politici di palazzo, spesso dettata da secondi fini, preferiremmo ascoltare quella dei cittadini, delle associazioni, della comunità falconarese, quale che sia e al di là di quanti si siano arrogati il diritto di rappresentarli automaticamente.

A quanti oggi si ergono a paladini dei diritti dei "senza diritti", chiediamo cosa facciano nel quotidiano oltre e dopo la politica di professione, o se conoscano ciò di cui stanno parlando.

Se conoscono il lavoro nero o sottopagato dei migranti (sebbene altamente produttivo e remunerativo per le imprese…), o lo sfruttamento degli affitti, o le condizioni di sopravvivenza bestiali cui a volte sono costretti, o il clima di paura e discriminazione che li affligge, le crociate giornalistiche, le spedizioni punitive…

Nel nostro piccolo da circa un anno abbiamo dato vita all’"Ambasciata dei Diritti", un progetto "propositivo" che intende finalizzare le istanze di conflitto nella rivendicazione e effettività dei diritti: nel lavoro contro la precarietà, per un concetto di sicurezza non discriminatorio dei bisogni e dei diritti altrui, con una particolare attenzione al mondo parallelo delle comunità migranti, verso una nuova cittadinanza attiva partecipativa, meticcia e tollerante. Nel nostro piccolo, questo spazio autogestito si è affacciato sul mondo sconosciuto dei migranti, e oggi può dire di saperne di più, intende continuare a conoscerlo e a rivelarlo al resto della Città, per costruire spazi reali di integrazione e contaminazione tra diversi e nel rispetto delle differenze, unico antidoto ai rigurgiti di fascismo e intolleranza dilaganti.

Riguardo ai migranti abbiamo aperto uno sportello gratuito di consulenza sulle tante questioni legali legate ai permessi di soggiorno, al lavoro, alle pratiche amministrative, e un primo corso di base di lingua italiana.

Queste le nostre risposte, piccole, ma fattive e produttive di un surplus di libertà e sicurezza, per tutti, germogli di una nuova cittadinanza falconarese, che esprima e valorizzi gli ineluttabili caratteri di una società ormai multietnica e multiculturale.

Spentesi le luci e le veementi discussioni del Consiglio Comunale qualcuno si fermerà ad ascoltare o continuerà a travasare l’ideologia, i personalismi, il peggio del politichese nel quotidiano e nelle nostre vite.

Perchè solo in questo modo si lasceranno esprimere quelle alternative reali, e già in cammino, indispensabili per scongiurare le politiche dell’odio, per rendere i CPT e la Bossi Fini solo un inutile e lontano ricordo, e la politica di palazzo un fastidioso accessorio di cui liberarci…

Per informazioni sull’Ambasciata dei Diritti:

falkatraz.noblogs.org/

25ohm@autistici.org

Tutti i sabato pomeriggio alle ex scuole Lorenzini di Villanova

"Volevate braccia, sono arrivati donne e uomini"

CSA Kontatto-Ambasciata dei Diritti Falconara

This entry was posted in KONTATTO IN LOTTA. Bookmark the permalink.