!DOPO BUSH!

 

Visto che le immagini di "violenza" ve le hanno già propinate in abbondanza nei media ufficiali, in modo tale, come di consueto, da stravolgere il reale andamento dei fatti, le immagini che proponiamo sono quelle del corteo, della sua composizione, del suo spirito, della sua potenza…

 

 

 

Sabato 9 giugno è stata una straordinaria giornata di lotta nella quale ancora una volta il movimento noglobal e nowar ha fatto irruzione nelle secche della politica: l'opportunismo e il moderatismo della sinistra al govermo in salsa moderata o radicale (presunta tale) ha dimostrato ancora una volta la sua impresentabilità e minorità politica e si vendica, sempre in linea con l'amico, il suo amico, Berlusconi, a suon di manganelli e tv spazzatura…La preparazione del terreno già si era dimostrata perdente e scricchiolava di giorno in giorno: il tentativo prima di spaccare il movimento con l'appuntamento, poi disertato dai suoi propri elettori e militanti (se ancora e quanti ce ne sono?!?), in Piazza del Popolo, presidiata da qualche centinaia di persone…poi l'allarmismo mediatico scatenato nei giorni precedenti, infine il meschino boicottaggio economico del diritto di espressione attuato con la connivenza di Trenitalia. Da tempo non si ricordava un così sistematico e sprezzante tentativo di boicottare la partecipazione ad un corteo di tale rilevanza. L'indisponibilità di trenitalia, supportata da una blindatura sproporzionata delle stazioni, di istituire trattative per permettere l'arrivo a Roma di manifestanti da tutta Italia è arrivata a livelli paradossali: in alcune città si è reso difficoltosa la sola applicazione delle tariffe di sconto comitiva, in altre non si è permesso a manifestanti in possesso di regolari biglietti di raggiungere i treni, in altre ancora si è preteso di controllare ai manifestanti il possesso dei soldi sufficenti a pagare il biglietto di ritorno. In alcune città si sono verificati scontri e blocchi dei binari e delle strade in prossimità delle stazioni; i manifestanti hanno potuto raggiungere la Capitale solo con molte ore di ritardo. Ad Ancona è stata occupata la Flaminia per sbloccare le trattative e partire in ritardo dopo aver pagato 15 euro…Eppure il corteo è stato, nonostante le operazioni di disincentivazione della partecipazione, numeroso, partecipato, potente. Oltre 150mila persone hanno sfilato con in testa un folto spezzone dei comitati vicentini No Dal Molin. Una parte del corteo prima di raggiungere Piazza Navona ha optato la forzatura in direzione di Palazzo Chigi reistendo a tre cariche delle forze dell'ordine. La debacle politica di Prodi e compagnia è stata tale che molti, mentre Bush si apprestava a cenare con l'amico Berlusconi, meditavano vendetta per quell'intromissione di massa, irruente e rumorosa, negli affari alti della politica internazionale: alle ore 8.30 le stazioni romane vengono serrate e presidiate dalle forze dell'ordine, mentre gran parte del corteo sta ancora defluendo. A molti manifestanti, specie del nord, viene impedito il ritorno…dopo ora di tensione le cariche, i fermi di polizia, i pestaggi e i soliti disordini delle forze dell'ordine…Pratiche sempre più consuete, che si abbattono pochi giorni dopo sulla manifestazione romana dei pensionati, in cui non solo alcuni capannelli vengono dispersi ma ad alcuni manifestanti viene addirittura intimato di svestire i colori sindacali (striscioni e cappellini), perchè a Palazzo Chigi non piace più confrontarsi con la realtà…

 

http://www.kontatto.info/blog/g/fotoroma/

http://www.glomeda.org/documenti.php?id=622

http://www.globalproject.info/art-12549.html

http://www.csasisma.org/fotolog.htm

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