Il Centro Sociale Autogestito Kontatto lancia, da mercoledì 16 Giugno, presso il giardino dello spazio di via Pojole, il CRITICAL MARKET, mercatino di prodotti non convenzionali, biologici ed autoproduzioni.
Il Critical MarKet nasce dall’esigenza politica di praticare e costruire momenti di economia alternativa in una città, Falconara, assediata da tutte le forme di sfruttamento tipiche della nuova globalizzazione. Il mercatino sarà un luogo di incontro e di scambio tra contadini diretti, consumatori, lavoratori, migranti, disoccupati, studenti e famiglie di Falconara che si incontrano per dare vita ad uno scambio di prodotti della terra e di beni autoprodotti. Costruire un’economia alternativa vuol dire creare relazioni diverse tra la produzione e il consumo, vuol dire orientare le modalità di vivere e di consumare attraverso l’assunzione di responsabilità individuali e collettive dello sfruttamento dei beni della terra. Attraverso nuove pratiche di consumo, che implicano scelte di boicottaggio nei confronti dei prodotti industriali, siamo convinti che i consumatori, noi tutti, possiamo diventare i protagonisti di un cambiamento radicale di questa società che tende ad allontanarci dalla presa di coscienza del reale potere che abbiamo di cambiare le cose.
Il mercatino basa la sua esistenza sullo scambio diretto e sulla relazione intima che si crea tra il contadino/produttore e il singolo consumatore. La scelta di utilizzare il termine "contadino" non è casuale né tantomeno anacronistica. Da quando la figura di chi lavora la terra è stata istituzionalizzata e resa "imprenditore agricolo", le piccole e le piccolissime fattorie rurali, soprattutto quelle a gestione familiare, stanno estinguendosi. L’agricoltura contadina, fatta appunto di piccole aziende molto differenziate nella produzione e con un forte impiego di lavoro e scarsissimo investimento di capitali, è l’emblema dell’antiglobalizzazione. È il contrario di quello che viene richiesto dal mercato globale.
Il Critical MarKet sostiene l’agricoltura contadina perchè, rispetto a quella industriale, viene praticata da persone per altre persone nella cura e rispetto della terra.
Si potranno acquistare, oltre ai prodotti alimentari, anche altri beni autoprodotti, partendo dalla consapevolezza che l’autoproduzione è un metodo per riscoprire l’indipendenza nel creare ciò di cui abbiamo bisogno per vivere, staccandoci dall’attuale sistema produttivo, riducendone la dipendenza e aumentando il piacere nell’utilizzare ciò che viene prodotto.
Il Kontatto ha scelto di lanciare il Critical MarKet in questo momento anche come forma di embargo economico dal basso nei confronti delle aziende israeliane e loro partner, in appoggio alla campagna internazionale di "Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni" contro Israele, per la Palestina, ancora più necessaria dopo l’attacco del 31 Maggio alla Freedom Flotilla. Il boicottaggio e il consumo critico sono gli strumenti a nostra disposizione per indurre ad un cambio di rotta.
Dietro i marchi famosi e le firme importanti spesso si nascondono sfruttamento, comportamenti poco etici e alienazione, nei confronti dei lavoratori, dell’ambiente e della salute di questo pianeta per la creazione di una società di consumatori e non di individui che scambiano, comprano per le loro necessità ma solo per l’arricchimento di poche grandi multinazionali che si sono insediate in tutto il mondo. Questo è il vero volto della globalizzazione.
Il boicottaggio, allora, diviene un’arma che impugnano e proviamo a far diventare sempre più incisiva nella lotta contro i potenti. Ci assumiamo la responsabilità di quello che acquistiamo diventando protagonisti delle nostre vite e coscienti delle nostre scelte.
Vi aspettiamo tutti i mercoledì, dalle 18:30 alle 20:30 per condividere questa scelta e per diventare insieme un esercito di boicottatori e di consumatori attenti e creare sempre maggiore pressione in difesa dei beni comuni, della dignità delle persone, dell’ambiente e dei diritti universali.
MATERIALI
Scarica e diffondi il volantino e il documento di presentazione (parte 1 e 2)
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