*CONTRO LA SPETTACOLARIZZAZIONE NAZIONALPOPOLARE DELLA GUERRA,
BOICOTTA LE F(R)ECCE TRICOLORI A FALCONARA
I PACIFISTI BUONI STANNO AL GOVERNO,
QUELLI CATTIVI RIEMPIONO LE PIAZZE
ORE 17.30 INCONTRO PUBBLICO CON:
OLOL JACKSON ED ESPONENTI DEL PRESIDIO PERMANENTE NODALMOLIN DI VICENZA
ROBERTO LUCHETTI DELLA RETE NAZIONALE DISARMIAMOLI
http://nuke.disarmiamoli.org/
http://www.nodalmolin.it/
http://www.altravicenza.it/
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IN SERATA 2DJLIVESET::::::::::::::
DJ FREESA REGGAE TARANTA SOUNDZ (SALA ROOTZ)
Mr BRUNO ROCK N ROLL (IN GIARDINO)
———-SABATO 14 NN PERDERE "KAOS ONE"———
http://www.kontatto.info/blog/g/l/kaos%20small.jpg
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http://www.kontatto.info/blog/g/l/comunicato%207luglio%20no%20dal%20molin.pdf
*LORO LO SPETTACOLO DELLA GUERRA, NOI LA REALTA’ DEI MOVIMENTI!*
*Difendiamo la guerra per un domani senza basi di guerra!*
Non si perde occasione per coprire la nostra Città di ridicolo: *nella Falconara del dissesto finanziario, degli sversamenti della Raffineria API e delle speculazioni della Quadrilatero, nulla di più azzeccato che lo spettacolo nazionalpopolare di esaltazione della tecnologia bellica delle F(r)ecce Tricolori, per ammazzare il tempo e il palinsesto estivo falconarese…come se non bastassero i quotidiani stillicidi in Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina*, oppure proprio in linea con questi e con la rinnovata politica estera guerrafondaia del Governo Prodi, che poco tempo fa, il 9 giugno scorso, stendeva il tappeto rosso alla venuta di Bush a Roma, dopo il G8 in Germania. Siamo curiosi di sapere se la politica di bilancio di “lacrime e sangue” dell’attuale Giunta annovera una simile iniziativa tra le sue spese, dato che in un comunicato dell’Associazione Arma Aeronautica di Falconara si allude a “contributi” da parte dell’Amministrazione. Eppure la nostra Città si era distinta negli anni delle mobilitazioni di massa contro il conflitto in Iraq e contro la politica terrorista di guerra preventiva di Bush come comunità sensibile alla pace e ai valori costituzionali di “ripudio della guerra”…Facciamo tesoro e rivendichiamo l’interezza dei percorsi di lotta che ci hanno portato fino alle ultime grandi mobilitazioni di Vicenza del 17 Febbraio scorso, contro la costruzione dell’ennesima base militare USA in suolo nazionale, e di Roma del 9 Giugno, in cui alcune centinaia di migliaia di persone, in barba ai divieti della sinistra di governo (dal blocco delle stazioni ferroviarie alla contraddittoria contromanifestazione in una Piazza San Giovanni vuota e disertata) hanno sfilato per le vie centrali della Capitale.
*Nel nostro piccolo rispondiamo all’arrivo delle F(r)ecce Tricolori invitando al CSA Kontatto una delegazione del Presidio Permanente No Dal Molin di Vicenza.*
Il movimento di Vicenza, come le vicende dei NoTav in Val Susa e quelle campane contro le politiche di smaltimento dei rifiuti, esprimono la forza delle legittime resistenze territoriali contro le affaristiche e miopi politiche di governo globali, rappresentano la rinascita e la rivalsa delle comunità locali e di un nuovo e condiviso senso di appartenenza e riappropiazione dei beni comuni.
Il caso dell'aeroporto Dal Molin nasce da un accordo segreto, di un paio d'anni fa, tra il precedente governo Berlusconi e il sindaco di Vicenza Hullweck, che, senza rendere partecipi i suoi concittadini, nè il consiglio comunale, si rese disponibile, per il suo amico Silvio, ad accogliere nel territorio vicentino una nuova base americana. Solo nel maggio del 2006 cominciarono a circolare le prime notizie ufficiose, così i cittadini residenti nelle zone limitrofe alla nuova base, costituitisi in sei comitati, cominciarono ad agire in modo coordinato.
La maggioranza dei cittadini del vicentino è fortemente contraria alla costruzione di una nuova base militare, per tutti i contraccolpi in termini ambientali e di sicurezza del territorio che comporterebbe. Questa sarebbe l’ennesima struttura militare statunitense ad insediarsi su di un territorio che già da anni ne ospita altre, soffrendo quindi pesanti limitazioni e contraccolpi negativi, nonché un regime di sostanziale espropriazione dell’uso civile del proprio territorio. I Comitati No Dal Molin da oltre un anno hanno dato vita ad una lunga serie di azioni per bloccare il progetto della nuova base americana: presidi in piazza e davanti all'aeroporto, rumorose presenze in consiglio comunale, raccolta firme (più di diecimila in un mese!), convegni informativi, blocchi del traffico, fiaccolate, scioperi studenteschi, invasioni della pista dell’aeroporto e dei siti di costruzione del nuovo complesso militare, costituzione di un comitato per il referendum, fino alle contestazioni odierne…Forse anche per questo nelle ultime elezioni provinciali l’astensionismo ha sfiorato il 42%, e oltre 21 mila cittadini hanno votato scheda bianca o nulla…
/Vogliamo costruire un ponte di comunicazione, tra Falconara e Vicenza, che possa portare alla riscoperta nel nostro territorio di quei valori di democrazia reale e partecipazione orizzontale alla politica della città, che ci parli di una rinnovata declinazione delle pratiche di cittadinanza, che possa immaginare i sentieri di una moltitudine in cammino verso la riappropiazione di quel bene comune altrimenti espropriato da rapaci e occulte alleanze di potere…///