LA GIUNTA REGIONALE ARRIVA A FALCONARA…

IN OCCASIONE DELL'INCONTRO TRA SPACCA E LA GIUNTA REGIONALE E L'AMMINISTRAZIONE DI FALCONARA, UN GRUPPO DI MILITANTI DEL CSA KONTATTO E DELLA RETE NOPAV…

…I VOLANTINI DISTRIBUITI

http://www.kontatto.info/blog/g/ko.pdf

http://www.kontatto.info/blog/g/nopav.pdf

DAL CORRIERE ADRIATICO

No-Pav, “tavolo” col governatore

FALCONARA – A margine dell’incontro ufficiale delle giunte di Regione e Comune, il presidente Spacca ha ricevuto, per la prima volta dopo mesi di pressanti richieste, una delegazione della rete “No Pav – Marche” che ha illustrato dubbi e perplessità sulla questione Quadrilatero. I rappresentanti del “No Pav – Marche”, che hanno manifestato davanti al Municipio insieme ad un gruppo di ragazzi della Csa-Kontatto di Falconara, hanno ottenuto dal governatore la disponibilità ad organizzare un tavolo di confronto con tecnici ed esperti delle due parti. “L’adesione formale del Comune alla società Quadrilatero – dicono i No-Pav facendo riferimento a proprie fonti di informazione – comporterebbe l’espropriazione di circa 70 mila metri quadrati di terreni che andranno dati in concessione attraverso gare d’appalto aperte a livello internazionale ed organizzate dalla società stessa. Ma oltre a perdere questa vasta area il Comune si troverà indebitato con la Quadrilatero per circa 15 milioni di euro da restituire in 30 anni. E’ inoltre corretto usare questo sistema per risolvere una crisi di bilancio, non potrebbe questo costituire in pericoloso precedente?”. In mancanza di risposte e chiarimenti la rete “No-Pav” ha già annunciato un esposto alla Corte dei Conti.

M. M

L’Erf affiancherebbe un polo del marketing del manifatturieroPer l’ex Montedison un progetto espositivo e commerciale Ieri il vertice tra le due giunte
Il presidente Spacca rilancia e annuncia: dalla Quadrilatero 3 milioni per Falconara
Nuova Fiera a fianco dell’aeroporto

FALCONARA – “E’ stato un confronto franco e sereno che è servito per verificare tutte le possibili intese e durante il quale è stato riaffermato il ruolo strategico di Falconara all’interno della regione”. Dei contenuti dell’incontro con il presidente Spacca (presenti entrambi gli esecutivi) il sindaco Recanatini si farà portavoce alla riunione prevista per oggi pomeriggio con i rappresentanti della maggioranza anche per annunciare che, grazie alla Regione, dalla Quadrilatero potrebbe arrivare un’anticipazione di cassa di due milioni e 800 mila euro sugli oneri di urbanizzazione primari e secondari. Un’operazione su cui, però, non tutti i partiti sono d’accordo, tanto che sembra sia già stato inoltrato al primo cittadino un documento contenente proposte alternative all’accordo di programma con la Quadrilatero.

In ogni caso dall’ente Regione è arrivato, ieri, il riconoscimento della “valenza di un territorio che il nodo in cui convergono le tre piattaforme viarie principali della regione: porto, aeroporto e interporto”. “Allo stesso tempo – ha osservato Spacca – si tratta di un’area estremamente sensibile dal punto di vista ambientale”. Dal lato delle infrastrutture, ha evidenziato il governatore, per l’aeroporto di Falconara sono previsti investimenti consistenti da parte della Regione, che intende fare dello scalo il punto focale per sviluppare la strategia di apertura verso l’est europeo. L’ipotesi è quella di avviare tutta la cosiddetta attività di “no flight”, in cui rientrerebbe la realizzazione di un “mall” ovvero un centro di marketing internazionale del manifatturiero regionale per compratori esteri, in particolare quelli provenienti dall’est, a cui si potrebbe affiancare il trasferimento dell’Ente Fieristico Regionale. “Ovviamente – ha proseguito Spacca – per azioni di questo tipo serve il supporto territoriale. In questo senso è stato ribadito l’impegno verso la Società Quadrilatero, che consentirebbe, tra l’altro, di anticipare risorse finanziarie che contribuirebbero a sistemare la difficile situazione finanziaria del Comune di Falconara”.

Sulla Quadrilatero poi si è registrata la disponibilità a valutare la strada da percorrere, prima dell’approvazione da parte dell’amministrazione comunale dell’Accordo di Programma Quadro che sancirebbe il parere favorevole di Falconara ai lavori previsti. Altra questione ha riguardato l’impatto ambientale sul territorio di Falconara e con esso la questione dell’Api. “Al momento – ha ribadito Spacca – siamo fermi alle cose note: non esiste alcuna trattativa con l’Api. La Regione si è dotata di un Pear ed è la strada dettata dal Piano energetico e ambientale regionale che stiamo seguendo”. Sono emersi invece elementi di interesse sull’area ex Montedison. “Un sito inquinato – ha spiegato il sindaco Recanatini – che crea anche problemi di ordine pubblico. Vi potrebbe trovare posto un polo espositivo e commerciale, ma prima serve un progetto capace di veicolare risorse finanziarie. In questa sede è stata espressa la volontà di arrivare presto a una bonifica del sito anche attraverso il ricorso a fondi del ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza della falda sotterranea; intervento a cui successivamente si potrebbero associare anche risorse europee”. Infine, la questione del disavanzo di bilancio del Comune e la questione delle accise: aspetto, questo, su cui il presidente Spacca ha rinnovato l’appello ai parlamentari marchigiani a premere in sede di Governo affinché il loro ricavato vada a beneficio del territorio.

MARINA MINELLI,

Allora l’agenzia, che non ha poteri prescrittivi, suggerì misure per evitare il ripetersi dell’incidente
L’Arpam avverte: “Era già successo un anno fa”

ANCONA – Già un anno fa, alla raffineria Api di Falconara, capitò lo stesso incidente che si è verificato venerdì scorso. Un giunto di dilatazione, nella condotta numero tre che corre lungo il pontile di collegamento tra la raffineria e la piattaforma di attracco delle navi, aveva mostrato lo stesso inconveniente: il trafilamento del gasolio. Lo rende noto l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.

Al di sotto del fascio di tubazioni che corre lungo il pontile c'è una canaletta, che dovrebbe servire, in caso di emergenza, a contenere il prodotto sversato e a non farlo finire in mare, “ma chissà perché la canaletta è bucata”, sostiene l'Arpam in una nota, che un anno fa, non avendo poteri prescrittivi, suggerì di attuare una serie di misure per impedire il ripetersi di simili incidenti. Le analisi intanto sono quasi completate e l’Arpam invierà la relazione a Comune, Provincia, Regione e naturalmente al ministero dell’Ambiente, titolare degli interventi sul sito della raffineria, classificata sito inquinato di interesse nazionale. L’Agenzia porterà gli esiti delle analisi e le proprie valutazioni alla prossima, imminente riunione del Comitato tecnico regionale Ctr.

Questa seconda fuoriuscita è avvenuta alle 7.30, venerdì mattina. Subito il personale Api si è attivato sulla base di quanto prevedono le procedure. L’Arpam, dal canto suo, ha immediatamente disposto il divieto di balneazione temporanea, a scopo cautelativo, nella zona di mare antistante il pontile e sul posto, ha inviato un tecnico dell’area impiantistica dell’agenzia, e uno del servizio acque, per gli accertamenti.